IL GINOCCHIO PROTESICO

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Il ginocchio è probabilmente il componente protesico più complesso (e non a caso il più costoso) tra tutti quelli presenti sul mercato.
Ci sono diverse tipologie di ginocchi sul mercato e pur assolvendo compiti simili lo fanno in maniera molto diversa.
La scelta di un ginocchio per un amputato transfemorale è una decisione importante in quanto influenza, molto più di altri componenti, tutti i suoi movimenti e determina la sicurezza nell’uso della protesi.
E’ importante tener presente che non c'è un ginocchio che va bene per tutto, ma ognuno deve valutare la scelta in base al proprio stile di vita, all'età, al peso, a quanto è importante la sicurezza in rapporto alla dinamicità e ovviamente al prezzo.
Qui non si vuole influenzare la scelta di nessuno ma solo descrivere in maniera semplice e generica l’argomento. Ogni singolo produttore ha schede tecniche per ogni prodotto e i vs. ortopedici di fiducia sicuramente sapranno consigliarvi al meglio.


A grandi linee i ginocchi si dividono in due categorie : meccanici ed elettronici.


monocentrico

monocentrico
Tra i ginocchi meccanici il più semplice è quello mono-assiale o monocentrico, spesso più economico ma meno performante di altri, non a caso è il modello inserito nel nomenclatore ASL.
Una delle difficoltà classiche è quella di non avere regolazioni per l'oscillazione con conseguente passo poco naturale. E’ l’utente che spinge in maniera meccanica il ginocchio che ruotando sul suo unico asse determina il movimento.


policentrico

policentrico
Più flessibili anche per quanto riguarda il loro uso in diverse situazioni sono i ginocchi policentrici che, in alcuni modelli, hanno un controllo pneumatico o idraulico che permette di regolare lo swing del passo rendendolo più naturale oltre che più sicuro.
Inoltre questo genere di ginocchio risulta più sicuro sia in fase di sblocco (quando si lancia il passo) che in fase statica (quando si sta fermi).
Nei policentrici iniziamo a valutare anche il peso rispetto ad un ginocchio monocentrico estremamente leggero. Non siamo ancora ai livelli dei ginocchi elettronici ma è un aspetto da non sottovalutare soprattutto se non si hanno buoni sistemi di tenuta per l’invaso o monconi non troppo lunghi.
In linea di massima più aumentano le funzioni del ginocchio più aumenta il peso.
Altro piccolo vantaggio dei policentrici, dovuto alla loro struttura di rotazione è quella di accorciarsi quando si effettua il passo, riducendo il rischio di inciampare.
In entrambi le tipologie di ginocchio ci possono essere sistemi di bloccaggio e sicurezza o manuali o tramite spostamento del peso che possono risultare utili all'inizio o in alcune situazioni particolari, è comunque importante valutarlo in fase di acquisto per determinare cosa risponde meglio alle nostre esigenze. Perché questi piccoli oggetti di metallo hanno dei costi che vanno dai 1000 ai 6000 euro.


elettronico

elettronico
I ginocchi elettronici (o bionici per i modelli più avanzati) invece permettono all’utente di concentrarsi più sulla camminata che sul movimento in quanto automatizzano una serie di processi che i ginocchi meccanici non permettono. Alcuni modelli integrano pistoni oltre ai microprocessori, altri sfruttano frizioni di tipo magnetico ma a grandi linee hanno tutti il vantaggio di personalizzare il vostro stile di camminata e darvi una sicurezza in più durante la salita o la discesa di rampe oltre che permettervi di sedervi senza dover sbloccare un eventuale fermo di sicurezza come avviene in alcuni ginocchi meccanici. In questa categoria ci sono ginocchi che permettono di svolgere attività sportive, dalla corsa fino alle immersioni in acqua salata. Purtroppo come ogni privilegio questo ha un prezzo che può variare di molto tra un modello e l’altro parliamo di cifre che vanno dai 10.000 ai 90.000 euro .

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