INVASO

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L'invaso si può considerare l'elemento più critico e forse importante in una protesi. Il punto di contatto, l'interfaccia tra l'amputato (il suo moncone) e la protesi.
Piccoli errori possono causare dolori, piaghe e inutilizzo del dispositivo protesico.
Da non sottovalutare anche l'aspetto psicologico che spesso, erroneamente, fa sì che l'amputato si senta inadeguato all'uso della protesi rinunciando ad utilizzarla credendo di essere lui il problema quando invece nel 99% dei casi si tratta di errori tecnici, incomprensioni o evidenti carenze professionali da parte del tecnico ortopedico.
Di sicuro non facile per il tecnico realizzare e consigliare la soluzione perfetta, ma d'altra parte ancora più difficile per l'amputato diventare esso stesso un tecnico per suggerire all'operatore come muoversi.

Da tenere presente inoltre che data la sua aderenza aumenti di peso sostanziali da parte dell amputato compromettono la tenuta dell'invaso stesso. Questo purtroppo è l'ennesimo parametro-limite che un amputato deve tenere sotto controllo.
In ogni caso l'intero processo, quando fatto correttamente, diventa una sorta di scambio-collaborazione tra i due attori in campo.
Quindi per quel poco che vale, un consiglio può essere quello di informarsi, valutare tutte le soluzioni possibili e non accontentarsi della spesso unica soluzione proposta dal tecnico vicino casa, anche a costo di sembrare pretenziosi e incontentabili.

invaso legno

invaso legno - invaso legno
Tornando all'aspetto tecnico negli anni gli invasi hanno subito parecchi cambiamenti, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati, che per i sistemi d'impronta che per le varie tipologie di contenimento e distribuzione delle forze.
A titolo puranete informativo, basta pensare che prima gli invasi erano realizzati in legno con strumenti e tecniche di falegnameria, da cui poi è partita l'evoluzione del settore ma che per alcuni aspetti è ancora molto legata, nel bene e nel male, a questo aspetto artigianale.

I modelli di invaso in commercio sono molti e risulterebbe dispersivo andarli ad analizzare tutti. Sia per quando riguarda gli arti superiori che per quelli inferiori i passaggi sono molto simili: analisi del moncone, calco, forma per invaso provvisorio e invaso definitivo.

protesi transtibiale
protesi transtibiale - protesi transtibiale
Un esempio semplificato per protesi di arto superiore potrebbe essere questo: il calco viene realizzato partendo dal modello negativo del moncone spesso in bende di gesso a cui segue la costruzione di un invaso in laminato acrilico o in materiale termoplastico che nelle protesi a comando  mioelettrico ospita inoltre gli elettrodi e l'accumulatore. Tra invaso e moncone viene generalmente posta una cuffia di silicone che fornisce una migliore  sospensione proteggendo la pelle e limitando parzialmente i cambi di volume fisiologici del moncone.

Per le protesi di arto inferiore i passaggi sono simili considerando la sostanziale differenza tre protesi per amputazione transtibiale e per disarticolazione di ginocchio,
nelle quali per il loro ancoraggio al moncone vengono sfruttate delle sporgenze ossee, mentre per amputazione transfemorale l’assenza di questi elementi richiede soluzioni differenti che si basano sull'appoggio ischiatico piuttosto che l'ancoraggio alla base del moncone tramite cuffia-pin .
Così come per i componenti protesici che andrebbero scelti in base al tipo e livello di mobilità anche gli invasi vanno scelti secondo queste regole.

A titolo esemplificativo troviamo invasi di tipo quadrilatero impiegato principalmente nei casi in cui non si possa utilizzare una invasatura a contatto totale, spesso usata per pazienti con basso grado di mobilità.

invaso flessibile

invaso flessibile - invaso flessibile
Passiamo poi agli invasi a contatto totale (cat-cam) particolarmente indicata per pazienti attivi, in cui l'ancoraggio dell'invasatura al moncone è garantito dalla tenuta all'aria, quindi una tenuta pneumatica. Questo tipo di invasatura può essere realizzato con il tradizionale laminato in plastica rigido o in termoplastica flessibile e sistemi strutturali in carbonio o leghe leggere.

Altra tipologia sono gli invasi a tenuta cui è integrato con una cuffia in silicone, stirene o uretano sul cui apice è posto un perno che si va ad inserire in un apposito aggancio (pin) posto sulla èparte terminale dell'invaso. Questo sistema è indicato spesso, per pazienti anziani, con particolari difficoltà ad indossare autonomamente una protesi con tenuta pneumatica.

Anche in questo settore troviamo parecchia innovazione, sia per quanto riguarda i materiali che per le tipologie e alcune di queste soluzioni verranno analizzate nello specifico, come gli invasi MAS, quelli Hyperflex, quelli stampati in 3d, quelli a misura variabile e a sistemi di sospensione innovativa.

invaso dinamico
invaso dinamico - invaso dinamico
Ci sono poi una vasta gamma di cuffie (liner) ad anelli multipli, singoli o mobili che permettono oltre ad una tenuta regolabile di non avere la pelle a diretto contatto con l'invaso, con tutti i vantaggi del caso.

Esistono conformazioni particolari e lunghezze di monconi che richiedono soluzioni ad hoc ma qui si vuole dare un introduzione molto semplice e generica ad un argomento molto complesso.


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